Sono passati quasi 4 anni da quando insegno fotografia all’ Accademia d’arte e design Leonetto Cappiello di Firenze.
Non è una robina semplice avere a che fare e interagire con teste e personalità sempre diverse e del tipo più vario considerando che io sono sempre io, ed ho anche una personalità particolarmente forte e le mie lezioni di fotografia hanno la presunzione di tirarti fuori anima, pancia, sangue e sudore.
Credo che la Fotografia si possa fare solo così, altrimenti si parla di scattini e stop.
La cosa bella è proprio questa, non snaturare nessuno ma anzi puntare a rafforzare quello che la natura ha regalato, aiutando i ragazzi a formare il loro stile, a potenziare le proprie percezioni, guidando le loro idee in base a come sono e non a cercare di creare tanti piccoli miei alter ego.
Ma la cosa che davvero mi rende felice è che tutto ciò non solo è possibile ma porta a notevoli risultati.
L’entusiasmo è sempre alle stelle qua si lavora sodo, ed è l’unico modo perché i ragazzi escano che sanno davvero fare e pensare, il clima è familiare, si creano rapporti che durano anche dopo anni, il mio attuale e preziosissimo assistente è un mio ex alunno, si fanno progetti molto interessanti che portano a risultati sorprendenti anche lavorando in sinergia tra varie materie ed è bellissimo vedere come i ragazzi vivano il mondo del lavoro, perché l’impostazione non è di tipo scolastico ma di tipo lavorativo, ogni progetto è una simulazione di lavoro o spesso un vero e proprio lavoro commissionato.
Bando alle ciance alle 2 screenshot di messaggi che mi hanno inviato 2 alunni sperando che rendano l’idea del senso della cosa.